Bulite, tremenda bulite

La Dea bendata (qui raffigurata) mi ha voltato le spalle (ma non posso aprofittarne...), Dio mi aiuti: ho contratto la bulite. Cos'è la bulite? La bulite è una patologia strana, i cui studi sono ancora in fase embrionale. Per farla breve, pensate di diventare un catalizzatore di sfiga assoluta (la sfiga è quando capitano cose sfigate, la sfiga assoluta è quando le cose sfigate capitano in circostanze estremamente sfigate. NDR).
La bulite non la contrai da un giorno all'altro, è come l'ifluenza: il giorno prima di ammalarti lo senti nelle ossa che c'è qualcosa che non va (sono gli arcinoti campanellini d'allarme). All'influenza, così come all'Iraq, si può far guerra preventiva (doppia aspirina ed ettolitri di spremute d'arancia), ma per la bulite non c'è prevenzione che tenga.
I campanellini d'allarme li avevo percepiti il 28 dicembre 2006 (tonsillite prima di capodanno). Dalle teorie del dott. M. Tessari (luminare in materia di bulite) evince come tipico sintomo della malattia quello di passare il veglione di Capodanno a letto in preda a delirium tremens e brindare all'anno nuovo con una pinta di sciroppo per la tosse (rigorosamente di marca Oki). Il fatto di essermi brillantemente dopato di medicinali ha fatto sì che io il capodanno l'abbia potuto passare piacevolmente ubriaco sulle rive dell'Elba, finendo così per prendere sottogamba l'avvento del morbo.
Recentemente ho superato la prova scritta di un esame assai complesso e ho a disposizione pochi giorni per prepararne la titanica prova orale e, cosa mi succede?
  1. Mi mettono un appello d'esame a sorpresa, passo una notte in bianco a studiare e poi il simpatico docente mi cambia pure il programma d'esame;
  2. Mi si rompe misteriosamente la montatura degli occhiali (guardo la TV e di botto il mondo percepito dal mio occhio destro sparisce);
  3. Mio padre si offre di ripararla e mi distrugge pure le lenti (non bestemmia neanche, ma blissa agilmente dicendo "tanto erano sporche" - Cazzo, alla faccia del consumismo! -);
  4. Mi ammalo e perdo praticamente 2 giorni di preziosissimo studio;
  5. Guarisco ma la schiena mi tormenta;
Chiudo appellandomi al dott. Tessari: "Mi spunteranno i quadretti sulle camicie? Mi verrà la forfora? Tutte le mie scarpe diventeranno mocassini? I miei calzini diventeranno tutti bianchi? Esiste una cura? Mi devo andare a far risistemare i chakra? Aiuto!"

Triste ritorno alla vita


Oggi la consapevolezza del ritorno alla dannata routine quotidiana mi è piombata addosso come una tegola. Gli esami si avvicinano inesorabili e l'incubo "idraulica" torna a tormentarmi il sonno.
A Merano i computer detonano e il "pronto intervento Ciccio" gira instancabile per il burgraviato. Tra qualche ora dovrò presentarmi da una signora che ha la fissa del complotto internazionale e che da mesi è convinta che qualche hacker dispettoso le cancelli la posta; a riprova delle sue teorie mi ha fatto notare che tra i preferiti di explorer è misteriosamente comparso l'indirizzo di un sito pincione...Bah! A mio modesto avviso il pirata è il marito che, come tutti gli uomini alla soglia dei 65, è diventato un erotomane multimediale e che, guarda un po', ogni volta che la moglie comincia a parlare della "dannnata pornografia che tormenta la rete" esce a comprare le sigarette. Ripenso alla mia ingenuità di puberto che, a 15 anni, era convinto che l'era delle pippe finisse con la maggiore età...

Studio, lavoro, lavoro, studio...argh...levo un calice da mezzo alla salute dei miei compagni d'avventura della già troppo remota gitarella dresdese e chiudo chiedendo "quest'anno quando cade la pasqua?".
Vado ad oscurare siti porno...


 

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