Lolita


Oggi mi ritrovo a casa di un cliente a cercare di risolvere qualche problema non ben definito con Vista, la piattaforma Microsoft che sta facendo arricchire i tecnici informatici di tutto il mondo. Tralasciamo inutili digressioni su pregi e difetti del nuovo sistema operativo e passiamo alle cose interessanti.
Un padre che l'informatichese lo mastica appena cerca di spigarmi che il computer si è misteriosamente mangiato i documenti della figlia. Voglio avviare il processo di ripristino dati ma, non sapendo cosa dover ripristinare, ritengo sia meglio interpellare direttamente la figlia, che non ho ancora avuto il piacere di vedere. E di piacere si tratta... Nel momento che varca la soglia della camera tutti i miei ormoni scattano sull'attenti. Ben vestita, truccata e col capello voluminoso ma non troppo. Scruta l'ambiente con i suoi penetranti occhi marroni dopodiché cammina con passo svelto. Si siede sulla scrivania, proprio accanto al computer, e accavalla le gambe con fare sensuale. Pensieri impuri, ma molto interessanti, invadono il mio cervello. "Se fossimo sul set di un film porno - penso - il padre se ne adrebbe dalla stanza e un sax comincerebbe a suonare". Il padre mi guarda, mi da una pacca sulla spalla ed esclama "beh, non avete più bisogno di me". A parte l'assenza ingiustificata del sax, è tutto perfetto.
La prendo larga e le spiego il problema del computer (giusto per darmi quel tono di professionalità che non guasta mai). Lei è ancora silenziosa ma mi guarda con i suoi penetranti occhi furbi; poi apre bocca, purtroppo. La voce è troppo bassa e l'italiano è dozzinale; io penso "che peccato", ma il mio testosterone fa eco rispondendo "che ti frega". Glorifico il mio testosterone e continuo come nulla fosse, faccio prima il simpatico e poi lo splendido. Lei ride, si diverte e apprezza. Metà del cervello è impegnata nella stesura di un film hard, l'altra è concentrata alla risoluzione dei problemi informatici. "Può essere un virus ad aver causato tutto questo?" mi chiede. "Beh, potrebbe essere un trojan" rispondo io con tono e fare sicuro. La risatina che segue la mia affermazione mi ricorda allarmantemente il ghignetto che il buon Marco Brogiato ci dona ogni qual volta venga pronunciata la parola "pisello" in sua presenza. "Trojan...fa ridere" dice lei. "Beh, deriva dal cavallo di Troia" asserisco io. Il suo sguardo diventa assente e io mi preoccupo. "Ahhh, il cavallo dei greci con dentro la gente". Ne parla come se si trattasse di uno stilosissimo autobus di legno, ed io continuo a preoccuparmi. Mi trovo eticamente costretto a fare la domanda "Giulia, quanti anni hai?". Lei ci pensa un po' e risponde "Sedici" (in lettere fa ancora più male).
Impatto con garbo, e poi mi sento come il prof. Humbert Humbert, (vedi Lolita) ma con qualche scrupolo morale in più. Se dice 16 probabilmente ne ha 15 (dato poi confermato): poco più della metà dei miei anni. I film che ho in testa passano da porno a erotico, poi a "film per tutti" ed infine qualcosa di molto vicino ad "Harry Potter", e tutto in meno di 2 secondi.
Finisco il lavoro con fare amareggiato, incasso, saluto, vado a casa e mi sento sporco.
Cito il prof. Tex:

Com'è che, quando avevamo 15 anni noi, le ragazze erano dei boiler informi e malvestiti e adesso sembrano appena scese dalla passerella di Victoria's Secret?

Sono amereggiato...chiudo.


 

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