Curriculum vitae

Mi rendo perfettamente conto che ultimamente i post del mio blog stiano diventando monotematici, ma il buon Bulu è fonte davvero inesauribile di fantastiche chicche...
Nel mio pellegrinaggio meranese di oggi faccio tappa (ormai fissa e religiosa) dai coniugi Only (vedi post: pantegana) e scopro origliando maliziosamente sulla soglia del negozio che il futuro Dottore in Legge si sta adoperando già da ora a crearsi un futuro lavorativo degno di rispetto. Ma cosa occorre ad uno Yuppie del 2006 per far colpo su un datore di lavoro. Portamento? Simpatia? Estro? Doti sessuali ineguagliabili? Cazzate...Sicuramente il pass par tout per la felicità di un novello laureato in cerca di un posto da praticante/servo della gleba presso uno studio legale è un Curriculum vitae invidiabile e rispettoso. C’è chi si impacca sul carattere (Times New Roman o un più estroso Comic Sans), colore o bianco e nero, carta bianca o finta pergamena con tono kitch, foto o non foto? Il buon Bulu i problemi se li pone tutti (del resto è Bulu, mica uno qualsiasi). Dopo i preziosi consigli di Anna sull’eventuale tema della filigrana (“Una bella foglia di Maria...almeno fai vedere che sotto sotto sei giovane”), snobbati insensatamente dal nostro eroe, egli decide che, per dare al curriculum un tocco hollywoodiano, deve spiccare a menabò di pagina una foto che lo ritragga al meglio. Foto di Bu ce ne sono a bizzeffe, peccato che venga sempre immortalato mentre paventa il villoso deretano alla fotocamera o in altre situazioni imbarazzanti. Cosa fare? Come ovviare a questa carestia di materiale fotografico che lo faccia apparire come diligente ed integerrimo lavoratore? Su prezioso consiglio di mamma, Bulu decide di andare dal fotografo per un book (dato che ci sono, faccio già quelle per l’invito alle nozze...eccheccazzo). La mia mente perversa immagina Bulu ritratto in pose glamour degne di una prêt à porter parigino o, ancora meglio, da far invidia ad un’orgia bondage teutonica. Vabbeh...Marcolino ora è a farsi le foto e io mi trovo costretto a tagliar corto, dato che vorrei che al suo ritorno il post sia già on-line.
Chiudo con un contributo di Anna, nel quale cerchiamo di immaginare l’aspetto del curriculum del nostro cavallo di razza.

1977: Nasco in montagna...lì fa freddo, molto freddo.
1980: Faccio 3 anni. Ho già contratto svariate malattie, sono fiero.
1987: Wow, ho una licenza elementare...la maestra dice che sono “speciale”. Mi ammalo.
1990: Ok, ho finito anche le scuole medie. Un anno l’ho fatto a Merano. Tex mi ha cacciato dal suo cortile e tutti mi odiano...però la mamma dice che sono “speciale”. Mi ammalo.
1996: Ho finito anche il Liceo. Nessuno mi dice se sono speciale. Mi ammalo.
1996 Bis: Mi fidanzo. La Roby dice che sono “speciale”...sto meglio e comincio a crederci. Mi ammalo.
1997: Mi iscrivo a Trento...Sarò “speciale”? Mi ammalo.
1998: Vado a lavorare in fabbrica. Mi ammalo e faccio un sacco di danni. Mi intossico e il capo dice che sono parecchio “speciale”...quasi coglione.
1999: Vado a vivere con Ciccio. Non mi dice che sono speciale, mi dice che sono un povero pirla. Non mi ammalo più.
2001: Vado a lavorare con Ciccio, anche se lui non vuole. Il capo mi dice che sono “speciale”. Mi ammalo un sacco e lavoro poco.
2002: Non vivo più con Ciccio e mi ammalo un sacco fino al 2005. Tutti mi dicono che sono “speciale”. Lavoro un po’ in giro, ma sto sempre in malattia. I datori di lavoro dicono che sono “speciale”.
2006: Mi laureo e giuro solennemente di non ammalarmi fino a Natale. Capo, sono “speciale” io, cazzo credi?

5 commenti:

  1. Anonimo ha detto...

    una piccola pillola di francese: prêt à porter....  

  2. locustaardita ha detto...

    Fa che sia tu a dominare il Curriculum e non tu ad essere dominato dal Curriculum!

    In ogni caso menti, ti conviene...  

  3. Ceyc ha detto...

    Grazie, caro anonimo, correggo al volo  

  4. Anonimo ha detto...

    Ora hai una missione Ciccio...scovare e bloggare le pose glamour di Bulu!!!  

  5. Anonimo ha detto...

    ciccio ti scongiuro adempi ancora a lungo alla tua missione di narratore delle gesta del fantasmagorico bulu...e meno male che stavolta l'ho letta a casa e non in ufficio va'...grazie ciccio, grazie bulu  


 

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