Oktoberfest 2006





I Beatles andavano in India a cercare se stessi, gli impavidi meranesi vanno all'Oktoberfest a scoprire i propri limiti. Vedo di buttar giù una breve cronaca di quanto fatto (e bevuto) la scorso fine settimana nella capitale di Baviera.


Venerdì:
Partenza fissata alle 15.30 da Merano, slittata ovviamente alle 16 e qualcosa vista la nostra impossibilità cronica di presentarci puntuali a qualsivoglia appuntamento. Nell'angusta carrozza rossa di Klaus, trainata da 180 cavalli nipponici, prendevamo posto io, Klaus (detto Cola dai puristi della lingua italiana), il Locusta e Staccu. Tempo d'arrivo previsto: tre ore; tempo d'arrivo effettivo: cinque ore e qualcosa (ritardo dovuto ad un concorso di colpe tra sostenuto traffico e necessarie pause fisologiche indotte dagli innumerevoli birroni tracannati durante il viaggio). Arrivati a Monaco decidiamo di perderci, cosa che fa sempre ridere, e vaghiamo senza meta sul raccordo anulare (degno del film Labyrinth). In qualche modo intercettiamo Claudia e, dopo un MacMenu, andiamo a recuperare Nancy, ci beviamo una Weizen, ci detergiamo le ascelle e ci buttiamo nella Movida bavarese. Monaco è deserta ed io mi chiedo perchè? Il dubbio mi viene ovviato da un simpatico barista che mi informa che è tradizione per i giovani bavaresi starsene a casa il giorno prima dell'inaugurazione dell'Oktoberfest. Noi, che non siamo bavaresi, ce ne fottiamo bellamente e perseveriamo alzando il gomito, visto che c'è da festeggiare anche il compleanno di Claudia. Alle 5.00 saldiamo il conto e prendiamo la via di casa. Il barista ci congeda consigliandoci di andare direttamente alla festa, altrimenti non avremmo mai trovato posto a sedere. Dopo un pessimo cornetto dolce ripieno al prosciutto ci infiliamo a letto...sveglia puntata alle 7.00.

Sabato: La sveglia alle 7.00 viene clamorosamente steccata da tutti. Ci alziamo alle 11.30 e guardiamo l'inaugurazione della festa in TV poi, dopo un caffè, prendiamo la metro in direzione Wiesn. Lo spiazzo è gigantesco. Puntiamo la prima birreria (credo fosse la Loewenbraeu), diventiamo amici un gruppo di Prato e, a stomaco vuoto, cominciamo a bere. La birra è sana, non annacquata come vogliono le leggende metropolitane, e va giù che è un piacere. La fiocca del giorno prima torna presto a farsi sentire ed è meraviglioso. Si canta, si beve, si importunano le donzelle in costume bavarese, si beve, si piscia (ah, quanto si piscia), si beve, si sparano un sacco di minchiate, non si mangia ma si beve! Staccu, come al solito, esercita il suo magnetico fascino e si fa immortalare con innumerevoli gnoccolone. Brogia si riscopre ultrà dell'Italia e attacca con i cori dei modiali (po po po po po po poooooooo) e con intramontabili hit (l'oselin della comare su tutte). Io rubo cappelli folkloristici (e vengo pure gamato per colpa della spiata di un autoctono) mentre Klaus cerca di capire se sia lui a vederci doppio o se la supergnocca che ci portava da bere fosse una delle gemelle Tuskadero (effettivamente erano due).
Finiamo pure sulle giostre e, attorno alle 18.00, poniamo fine ai morsi della fame divorando avidamente qualche panino. Claudia lascia la festa perchè visibilmente troppo ubriaca per continuare, e noi superstiti ci andiamo a bere qualche Weizen per rimettere a posto lo stomaco. Cala il crepuscolo e noi ci fiondiamo allo stand della Paulaner e, chiaramente, riprendiamo a bere. A mezzanotte finisce la musica e la folla si disperde. Noi optiamo per un ultimo, indigeribile, kebap e poi, dopo mezzora fermi nella stazione metro sbagliata ad aspettare un treno che mai sarebbe arrivato decidiamo di ripiegare su un taxi. Arriviamo finalmente a casa dove tutti collassiamo felici ed appaggati.

Domenica: Sveglia molto tardi. Nancy e Claudia si impegnaono a fare un ottimo Tiramisu. Noi maschietti cazzeggiamo mentre Klaus ci cucina un pastasciuttino. Ultima birretta davvero e poi si prende la via del ritorno. In tre ore e mezza siamo a casa (stavolta nessuno deve orinare) e poi, finalmente, una doccia.

Chiudo ringraziando tutti per la splendida compagnia e sopratutto Claudia per averci messo a disposizione pure casa sua.

6 commenti:

  1. Daniele ha detto...

    Bravo Paolo, era ora che ti decidessi a scrivere qualcosa sulla gita (lo spazio riassuntivo delle giornate di festa è ormai una tua esclusiva). Saluti.  

  2. Anonimo ha detto...

    Anche io aspettavo il post...e l'attesa è stata ripagata dalle foto delle tipe bavaresi...  

  3. Anonimo ha detto...

    Ciccio bellissimo il tuo riassunto ma ti ricordo che la prima birra l'abbiamo presa grazie alla mia mitica socializzazione con i tipi australiani (brogia erano australiano o no? ahahahahhahah)
    Vi voglio bene tutti!!!

    PS:Voglio vedere le nostre foto, non quelle delle tedescone in costume!  

  4. Anonimo ha detto...

    Davvero bello quello che hai scritto e le bavaresi sono proprio belle ragazze.
    Un anonimo che vuole parafrasare un noto  

  5. Anonimo ha detto...

    Dopo circa un secolo, ho notato il tuo raccontino sull'Oktoberfest 2006.. e, dato che ora sono visibilmente "non" ubriaca.. (credici!), ne approfitto per ringraziare voi tutti per la piacevole compagnia nella mia nuova nonchè mitica dimora bavarese!
    Il super week-end del mio 24esimo complex rimarrà per sempre nella mia memoria e nel mio cuore!
    Ancora un "grazie" a te, Ciccio, per avermi presentato il mitico Brogia!!
    TVB
    Claudia
    ps: per tutti i "giovanotti del nord".. le NAPOLETANE sono mooolto meglio delle bavaresi!!! ;)  

  6. Anonimo ha detto...

    welaaa ciccio...come va??? 6 un bullooo...oh ma non ti bekko piu dove ci siamo conosciuti....fatti vivo.....CIAOOOO  


 

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