Le vitamine

Non oso immaginare quanto possa essere difficile fare il padre di una teenager nel 2007.
Concepisco questo pensiero estivo riflettendo sugli accadimenti riminesi di ieri pomeriggio (sì, perchè stamattina, cari tutti i miei lettori, me ne stavo ancora felicemente spaparanzato sotto il sole della riviera).
Cazzeggiando amabilmente in spiaggia col caro Klaus, che non smetterò mai di ringraziare per avermi concesso ospitalità incondizionata nella sua magione in zona San Giuliano, sento che il mio Karma è disturbato dagli inutili discorsi telefonici di una quattordicenne/cetaceo, arenatasi a pochi passi da me. Qualche colpo ben'assestato di mojito ghiacciato, coniugato ai 30 invidiabilissimi gradi romagnoli, fa sì che il chiacchiericcio futile della bambinetta diventi un ignorabile rumore di fondo.
Ore 18.15: opto per farmi l'ultimo tuffo in mare (stranamente limpido). Entro in acqua fino ad alle ginocchia e torno a sentire la dannata vocina. Mi giro a dritta (essendo in mare ed avendo io le dimensioni di un piccolo natante, mi sembrerebbe inappropriato parlare volgarmente di "destra") e lei è lì, presissima da una chiamata con la migliora amica di turno. Non faccio a tempo a finire di pormi l'amletico quesito "Ma che minchia ci fa questa col cellulare in acqua?", che vedo sopraggiungere il padre della piccina. Riporto il dialogo (immaginatevelo in romanaccio e tutto infarcito di splendide imprecazioni e bestemmie):

Padre: "Ma porca puttana, che cazzo ce fai cor cellulare in acqua?"
Figlia: "Mmm...Aridaje"
Padre: "Te porto al mare e tu passi le giornate al telefono con quelle quattro fregone, a 'sto punto te lasciavo a casa ce risparmiavo pure"
Figlia: "Eh dai pa', non vedi che stò ar telefono?"
Padre: "Se lo vedo? Non stai a fa' artro! Te faccio notare poi, bella mia, che le tue chiamate del cazzo le pago io!"


A questo punto la replica della figlia rasenta il geniale.

Figlia: "Papà, - pronunciato con faccia scazzatissima - non infartare, c'ho le vitamine"

Dopo qualche secondo di ragionameno giungo alla conclusione che la giovincella si sta riferendo alle "vitamine" della TIM, una sorta di costo fisso giornaliero che permette di effettuare tutte le chiamate della giornata verso un gruppo di amici (Tribù) senza ulteriori spese. Io a questa conclusione ci arrivo, il padre, evidentemente, no!
Provate ad immaginare la faccia del povero genitore dopo che si sente rispondere in codice e con sufficienza dal frutto dei suoi lombi. Una raffica terrificante di improperi accompagna la ritirata verso la spiaggia dello sconsolato padre che, visto che c'è, dispensa un sincero fanculo anche alla moglie e vira in direzione bar a farsi una birra.
Penso a quanto sia difficile essere padre di una figlia saccente e teledipendente, penso anche a Jason, poi faccio spallucce e mi inabisso.

4 commenti:

  1. LucaMarja ha detto...

    1) bella ciccio gran testata, è la prima volta che la vedo e direi che era ora che qualcuno mi facesse compagnia nell'allegro mondo della customizzazione!
    2) sembra una scena presa dallo spot con Cristian De Sica, "profondo disgusto" è il tag più appropriato (come sempre, pochi post ma buoni da 'ste parti...)

    SALUT! e pensaci al 28 di luglio!!!  

  2. Anonimo ha detto...

    Bellissima la nuova grafica del blog! Che scena divertente quella della tipa...poteva essere uno spot perfetto per la tim!  

  3. Anonimo ha detto...

    Cic, sei troppo bello lì in cima con gli occhioni sbarrati!  

  4. Anonimo ha detto...

    oddio neanche io c'ero arrivata alle vitamine e stavo già iniziando a insultare la sconosciuta tra me e me!! la cosa mi preoccupa..
    PS: bella veste invero!  


 

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